Cinematograficamente la città di Torino non si manifesta solo con il TFF. Dal 21 al 26 ottobre si è tenuta infatti la 25° edizione del mitico TOHORROR, che anche quest'anno ha dimostrato la voglia ed il desiderio di guardarsi attorno, sconfinando... Date un'occhiata qui, sconfinate con noi.
La Blichfeldt riesce nel tentativo di combinare l'eleganza di un film in costume con i due generi più censurati della settima arte ovvero il porno e l'horror splatter che arriva anche, in due scene, a omaggiare Lucio Fulci
Perennemente in bilico tra rabbia e malinconia, White è la maschera perfetta per raccontare il tormento interiore del Boss in un’interpretazione di pura immersione che riesce a dare corpo, voce e anima fondendosi completamente con la figura di Springsteen
La tecnologia non è una minaccia, a meno che non sposi il profitto, afferma Lanthimos in un’intervista su Bugonia. Peccato che il matrimonio sia già avvenuto da un pezzo e non ci siano avvisaglie di crisi. Lui lo sa benissimo e lo dice con una chiarezza che più non si può.
Una favola morale embeddata in commedia, un giro in macchina per le strade dell'America, un anime che potrebbe sfondare, un thriller fanta/politico/economico folle (indovinate un po' di chi è?) e il nuovo film di Guillermo del Toro distribuito in poche sale (indovinate da chi). E non è tutto.
Visivamente curato, con sequenze oniriche memorabili e un buon lavoro attoriale, resta un passo indietro rispetto all’originale, privilegiando spaventi immediati e horror soprannaturale a scapito della suspense sottile e della profondità emotiva.
Un film sulla memoria che si perde, sui ricordi che si affievoliscono. Un grande e piccolo film prodotto ed interpretato da Edoardo Leo e ben diretto da Alessandro Aronadio.Finale emozionante sulle note di "Mi sei scoppiato dentro il cuore" di Mina.
Thriller, commedia nera, sci-fi, puro divertissement dai toni grotteschi e intelligentemente naif sui risultati del capitalismo sulla provincia americana, sul fallimento dei modelli economici, sull’abuso dei farmaci e sugli effetti devastanti dell’uomo sul clima e sull’ambiente.
Un film sottile e tormentato, permeato da un’estetica ricercata e dettagliata che tratta con innata personalità argomenti di stretta attualità facendo saltare il banco e suscitarndo un dibattito piuttosto animato.
Milani ha a cuore il personaggio, la sua storia e soprattutto la sua battaglia in difesa delle proprie radici, ma dietro le buone intenzioni c'è un equivoco di fondo su quale sia il percorso da prendere mancando di sostanza e di coraggio.
Un film colorito e colorato del regista e sceneggiatore Georgi M. Unkovski che ci parla della sua terra con calore e comprensione anche quando mostra il conflitto tra tradizione e modernità evitando toni polemici e trattando i personaggi, anche i più rigidi, con rispetto.
Un film che non ha paura di muovere critiche alla società attuale e che la attacca senza troppi giri di parole. Questo è il tipo di film di cui il cinema ha bisogno e se ci fossero più Lanthimos in giro il mondo cinematografico sarebbe migliore
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